Monthly Archives

Aprile 2017

Astrologia

Venere diretta in pesci: torna l’amore puro

Aprile 20, 2017

Il 15 aprile alle ore 10.18 UTC Venere è tornata in moto diretto in Pesci a 26°, in stretta congiunzione a Chirone a 25° (per leggere del moto retrogrado clicca QUI).  Essi manterranno il tenero abbraccio fino al 28 aprile prossimo, anche durante il Novilunio in Toro del 26 aprile, a cui regaleranno infinite sfumature di tenerezza e delicatezza, desiderio di amare e di mettersi in gioco. Il segno del Toro è governato da Venere, che è a sua volta esaltata nei Pesci. Ciò significa che la Stella del Mattino e della Sera dona il meglio di sé, il dono della Luce di cui è portatrice, luce di guarigione di profonde ferite dell’anima. In questi prossimi giorni siamo tutti immersi in questo magico gioco di grande amore, che si può essere manifestato già da inizio aprile con l’apparizione di qualcuno nella nostra vita, oppure come integrazione interiore di un aspetto importante del sé. Questo passaggio può ovviamente essere vissuto in modo diverso in base al nostro vissuto. Qualcuno lo riceve come un dono, se siamo riusciti a superare il senso di separazione e abbandono; oppure altri lo sentono come ulteriore enfatizzazione di un disagio emozionale, se ancora una volta ci siamo rifugiati nel senso di mancanza, che, nonostante sia disfunzionale, rappresenta comunque la sicurezza di una zona confort divenuta stretta e soffocante.
La quadratura (tensione interiore) che Venere e Chirone ora formano con Saturno in Sagittario è la spinta del Sé che ci chiede di portare nel concreto l’Amore. E’ inutile continuare a sognare se non ci prendiamo la responsabilità di rendere il Sogno vita reale. Non possiamo continuare a rimanere dentro le chimere, le illusioni, i vorrei ma non posso, i se ed i ma. Se lo vogliamo, possiamo fare qualunque cosa. Se siamo allineati con la forza interiore, possiamo arrivare ovunque. Rendiamoci conto di una cosa: siamo passati attraverso tante destrutturazioni della personalità, delle maschere, delle identificazioni. Abbiamo cavalcato i draghi interiori, affrontato enormi paure, reso inermi meccanismi automatici di antica origine. Cosa ancora può spaventarci da non riuscire a rendere l’amore concreto? Amiamo, come se non ci fosse un domani. E non importa chi, cosa, perché o come. Amiamo, perché quella è la frequenza che ci salva, che ci risveglia, che ci guarisce e ci fa correre a perdifiato liberi. L’innamoramento è la condizione dell’invincibilità, dell’eternità e dello splendore. Qualunque o chiunque sia l’attivatore di quello stato, benediciamolo! E non fermiamoci al mero stato di corresponsione amorosa, ma facciamo tesoro di quel sentire ed espandiamolo come un’eco ovunque, dentro e fuori di noi, a toccare ogni settore dell’esistenza nostra e degli altri.
Il ritorno di Venere in moto diretto è una meraviglia perché essa emana una vibrazione che alla nostra coscienza arriva come un messaggio che tutto è possibile. La pesantezza e stasi percepite ora sono i due argini dentro cui è necessario che questo flusso cammini affinché sia integrato e reso vitale. Un argine è la congiunzione Venere/Chirone, l’altro è Saturno a 27° del Sagittario. Questa quadratura ci accompagna a sua volta fino al 28 aprile, poi Venere entrerà in Ariete, mentre Chirone e Saturno manterranno la posizione fino alla fine del 2017, guidandoci attraverso la migliore modalità possibile per rendere il qui e ora una manifestazione della nostra missione di vita. Così è nostro compito agire per rendere giustizia ai nostri talenti, senza aspettare di scoprire quali questi siano, ma seguendo ciò che amiamo fare, ciò che ci viene semplice fare, ciò che facciamo con passione ed ardore. Usare lo stato di innamoramento in ogni ambito della vita porta a questo.
Gli ultimi giorni di aprile ci regalano anche altri importanti momenti a livello astrologico, come il già citato Novilunio del 26 ed il cambio di asse zodiacale dei Nodi Lunari dopo un anno e mezzo, il 28 aprile, aspetto che apre ad uno spostamento del cammino evolutivo collettivo. Ne scriverò nei prossimi giorni. Fino ad allora, buon viaggio a tutti!
Stefania Gyan Salila

Fonte

Spiritual

Il compito della donna è insegnare ad amare all’uomo

Aprile 20, 2017

“Quando desidero qualcosa lo chiedo a me”. Nonna Margherita, guaritrice e guardiana della tradizione maya, è cresciuta con la sua bisnonna, che era guaritrice e faceva miracoli. Pratica e conosce i circoli di danza del sole, della terra, della luna, e la ricerca della visione. Appartiene al consiglio degli anziani indigeni e si dedica a seminare salute e conoscenza in cambio della gioia che le produce il farlo, perché per mantenersi continua a coltivare la terra. Quando viaggia in aereo e le assistenti di volo le danno un nuovo bicchiere di plastica, lei si afferra al primo: “No, ragazza, questo va a finire alla Madre Terra.” Sprizza saggezza e potere, é qualcosa che si percepisce nitidamente. I suoi rituali, come gridare alla terra il nome del neonato, affinché riconosca e protegga il suo frutto, sono esplosioni di energia che fanno bene a chi é presente; e quando ti guarda negli occhi e ti dice che siamo sacri, si muove qualcosa di profondo. Lei ci dice:

Abuela Margarita: Ho 71 anni. Sono nata in campagna, nello stato di Jalisco, Messico, e vivo in montagna. Sono vedova, ho due figlie e due nipoti da parte delle mie figlie, però ne ho a migliaia con cui ho potuto imparare l’amore senza attaccamento. La nostra origine sono la madre Terra e il padre Sole. Sono venuta sulla terra per ricordare a voi ciò che c’è dentro ciascuno.

Giornalista:  Dove andiamo dopo questa vita?

A. M.: Oh, figlia mia, a divertirci. La morte non esiste. La morte è semplicemente lasciare il corpo fisico, se vuoi.

G.: Come se vuoi…?

A.M.: Te lo puoi portare via. Mia bisnonna era chichimeca (NdT: popolazioni seminomadi dell’America centro-sud, termine peggiorativo un po’ come i nostri zingari), sono cresciuta con lei fino ai 14 anni, era una donna prodigiosa, una guaritrice, magica, miracolosa. Ho imparato molto da lei.

G.: Ormai si nota che lei è una saggia, Nonna.

A.M.: Il potere del cosmo, della terra e del grande spirito è lì per tutti, basta prenderlo. Noi guaritori valorizziamo e amiamo molto i 4 elementi ( fuoco, acqua, aria, terra), li chiamiamo nonni. Una volta ero in Spagna, accudivo a un fuoco e ci siamo messi a chiacchierare.

G.: Con chi?

A.M.: Con il fuoco. “Io sono in te,” mi disse. “Lo so già,” risposi. “Quando decidi di morire ritornerai allo spirito, perché non ti porti il corpo?” disse. “Come faccio?” domandai.

G.: Interessante conversazione.

A.M.: “Tutto il tuo corpo è pieno di fuoco e anche di spirito – mi disse, – occupiamo il cento per cento dentro di te. L’aria sono i tuoi modi di pensare e ascendono se sei leggero. Di acqua abbiamo più dell’80% e sono i sentimenti ed evaporano. E terra siamo meno del 20%, cosa ti costa portarti via questo?” – – E perché vuoi il corpo? – – Ovvio, per godermela, perché mantieni i 5 sensi e ormai non soffri di attaccamenti. Adesso sono qui con noi gli spiriti di mio marito e di mia figlia. – – Ciao. – – Il morto più recente della mia famiglia è mio suocero, che se ne é andato a più di 90 anni. Tre mesi prima di morire decise il giorno. “Se me ne dimentico – ci disse – ricordatemelo “. Arrivò il giorno e glielo ricordammo. Si lavò, si mise vestiti nuovi e ci disse: “Ora me ne vado a riposare”. Si buttò sul letto e morì. Lo stesso vi posso raccontare di mia bisnonna, dei miei genitori, delle mie zie.

G.: E lei, nonna, come vuole morire?

A.M.: Come il mio maestro Martinez Paredes, un maya poderoso. Andò in montagna: “Al tramonto venite a prendere il mio corpo”. Lo si udì cantare tutto il giorno e quando andarono a cercarlo, la terra era piena di orme. Così voglio morire io, danzando e cantando. Sapete cosa ha fatto mio padre?

G.: Cosa ha fatto?

A.M.: Una settimana prima di morire andò a raccogliere i suoi passi. Percorse i luoghi che amava e visitò la gente che amava e si prese il lusso di salutare. La morte non è morte, è la paura che abbiamo del cambiamento. Mia figlia mi sta dicendo: “Parla di me” e perciò vi parlerò di lei.

G.: Anche sua figlia decise di morire?

A.M.: Sì. C’è molta gioventù che non può realizzarsi, e nessuno desidera vivere senza senso. – –

G.: Cosa vale la pena?

A.M.: Quando guardi gli occhi e lasci entrare l’altro in te e tu entri nell’altro e diventate uno. Questa relazione di amore è per sempre, lì non c’è noia. Dobbiamo capire che siamo esseri sacri, che la Terra è nostra madre e il Sole nostro padre. Fino a pochissimo tempo fa gli Huicholes (NdT: detti anche Wirrarika o Wixarika o Huichol, sono nativi americani della Sierra Madre Occidentale del Messico, adorano il cactus allucinogeno peyote) non accettavano contratti di proprietà della terra. “Come sarei proprietario della madre Terra?” dicevano.

G.: Qui la terra si sfrutta, non si venera.

A.M.: La felicità è tanto semplice! Consiste nel rispettare ciò che siamo, e siamo terra, cosmo e grande spirito. E quando parliamo della madre terra, parliamo anche della donna che deve occupare il suo posto di educatrice.

G.: Qual’è la missione della donna?

A.M.: Insegnare all’uomo ad amare. Quando avranno imparato, avranno un’altra maniera di comportarsi con la donna e con la madre terra. Dobbiamo vedere il nostro corpo come sacro e sapere che il sesso è un atto sacro, quello è il modo per renderlo dolce e ci riempie di senso. La vita arriva per mezzo di questo atto d’amore. Se banalizzi questo, cosa ti resta? Restituire il potere sacro alla sessualità cambia la nostra attitudine verso la vita. Quando la mente si unisce al cuore tutto è possibile. Voglio dire qualcosa a tutto il mondo… Che possono usare il potere del Grande Spirito nel momento in cui lo vogliano. Quando capisci chi sei, i tuoi pensieri diventano realtà. Io, quando ho bisogno di qualcosa, lo chiedo a me stessa. E funziona.

G.: Ci sono molti credenti che pregano Dio, e Dio non concede.

A.M.: Perché una cosa è chiedere l’elemosina e un’altra ordinare a se stessi, sapere cos’è ciò di cui hai bisogno. Molti credenti son diventati dipendenti, e lo spirito è totalmente libero; di questo bisogna convincersi. Ci hanno insegnato ad adorare immagini invece di adorare noi stessi e adorarci tra di noi.

G.: Senza sentirsi imbarazzati.

A.M.: Dobbiamo utilizzare la nostra ombra, essere più leggeri, affinare le capacità, capire. Allora è facile curare, esser telepatici e comunicare con gli altri, le piante, gli animali. Se decidi di vivere tutte le tue capacità per fare il bene, la vita è piacere.

G.: Da quando lo sa?

A.M.: Alcuni momenti prima di morire mia figlia mi disse; ” Mamma, prendi la tua pipa sacra, devi condividere la tua saggezza e viaggerai molto. Non temere, io ti accompagnerò.” Io vidi con grande sorpresa come lei si incorporava al cosmo. Sperimentai che la morte non esiste. L’orizzonte si ampliò e le percezioni persero i limiti, per questo ora posso vederla e ascoltarla, lo crede possibile?

G.: Sì.

A.M.: I miei antenati hanno lasciato a noi nonni la custodia della conoscenza: “Verrà il giorno in cui si ritornerà a condividere in circoli aperti”.

Credo che questo tempo è arrivato.

Intervista originale: Cuadernodemujeres– Traduzione: Lasoffittadellestreghe – Rivisto ed editatoda Dionidream


Abuela (Nonna) Margarita Nuñez è messicana, india Chichimeca e portatrice della Sacra Pipa. Come membro del Consiglio Intertribale degli Anziani d’America viaggia per il mondo per condividere le sue conoscenze ancestrali tramandate dalle più genuine tradizioni indigene e mantenere viva l’eredità della cultura degli Antenati. Attraverso le sue cerimonie e il Temascal, la capanna di sudore, condivide la sua conoscenza ancestrale appartenente alla più genuina tradizione indigena. In Lei si riassumono saggezza e potere. I suoi rituali sono un’esplosione d’energia che contagiano pace e allegria. Quando ti guarda negli occhi e ti ricorda che siamo esseri sacri, qualcosa di profondo si muove dentro di te.

Fonte: https://www.dionidream.com/intervista-abuela-margherita

Spiritual

Come cresce lo spirito dei bambini giapponesi

Aprile 20, 2017

Il carattere dei giapponesi viene apprezzato in tutto il mondo. Li abbiamo visti affrontare tragedie enormi con grande stoicismo. Non perdono il controllo e preservano lo spirito di gruppo in qualunque circostanza. Si contraddistinguono anche per l’enorme rispetto che nutrono verso gli altri e per il loro impegno al lavoro.

Ma non stiamo parlando solo degli adulti. Anche i bambini giapponesi sono molto diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati in Occidente. Fin da piccoli, si distinguono per i loro modi docili ed affabili. I bambini giapponesi non fanno i capricci e non perdono il controllo se non ottengono subito qualcosa.

 

Cercare di controllare le nostre reazioni senza riuscirci è il copione che porta alla schiavitù della paura.
Giorgio Nardone

Come hanno fatto i giapponesi a creare una società in cui i valori dell’autocontrollo, del rispetto e della temperanza sono quelli predominanti? Sono così severi da aver creato una società disciplinata o forse ricorrono a modelli educativi efficaci? Approfondiamo in dettaglio l’argomento.

I giapponesi attribuiscono un grande valore alla famiglia

A rendere speciali i giapponesi è il rapporto tra le diverse generazioni. Più che in altre parti del mondo, il legame tra gli adulti e i più giovani è empatico ed affettuoso. Un anziano è una persona molto saggia, che va tenuta in considerazione.

Gli anziani, a loro volta, vedono nei bambini e nei giovani persone che stanno crescendo, che si stanno formando. Per questo motivo, sono tolleranti ed affettuosi nei loro confronti. Adottano un ruolo di guida, non sono giudici o inquisitori nelle vite dei più giovani. I legami tra persone di diverse età, pertanto, sono molto equilibrati ed armoniosi.

I giapponesi hanno grande considerazione della famiglia allargata. Al tempo stesso, però, rispettano alcuni limiti. Ad esempio, per loro è inconcepibile che i nonni si occupino dei nipoti perché i genitori non hanno tempo o sono occupati. I legami non si basano su scambi di favori, ma su una visione del mondo in cui ognuno ha il suo posto.

 

L’educazione si basa sulla sensibilità

La maggior parte delle famiglie giapponesi concepisce l’educazione dei figli come una pratica affettiva. Non vedono di buon occhio le grida o i rimproveri violenti. I genitori si aspettano che i figli imparino a relazionarsi con gli altri, rispettandone la sensibilità.

In generale, quando un bambino fa qualcosa di sbagliato, i genitori lo rimproverano con uno sguardo o un gesto di disappunto. In questo modo, gli fanno capire che quello che ha fatto non va bene. Normalmente usano frasi come “gli hai fatto male” o “ti sei fatto male” per sottolineare la conseguenza negativa di un comportamento, non tanto per sgridare.

Questo genere di formule si applicano anche ai giochi. Se un bambino, ad esempio, rompe un gioco, è probabile che i genitori gli dicano: “gli hai fatto male”. Non dicono “l’hai rotto”. I giapponesi enfatizzano il valore di un oggetto e non il suo funzionamento. Per questo motivo, i figli imparano fin da piccoli a mostrarsi sensibili, un aspetto che li rende molto rispettosi.

Il grande segreto: un tempo di qualità

Quanto detto fino ad ora è importante. Ma niente lo è come il tempo di qualità che di solito i giapponesi dedicano ai figli. Non concepiscono l’educazione come un distacco, anzi, tutto l’opposto. Per loro, è molto importante stabilire legami stretti con i figli.

È insolito che una madre porti il figlio a scuola prima che abbia compiuto tre anni. Prima di quell’età è comune vedere le mamme portare i loro figli con sé ovunque. Quel contatto fisico, che si vede molto nelle comunità ancestrali, genera legami più profondi. Una prossimità della pelle, ma anche dell’anima. Per la mamma giapponese, è molto importante parlare ai figli.

Lo stesso vale per i papà e i nonni. È usanza che le famiglie si riuniscano per dialogare. Mangiare tutti assieme e raccontarsi aneddoti è una delle attività più frequenti. Le storie di famiglia si raccontano ogni volta, in questo modo si crea anche nei più piccoli un senso di identità e di appartenenza. Imparano, inoltre, a valorizzare le parole e la compagnia.

Per tale motivo, i bambini giapponesi difficilmente fanno i capricci. Vivono in un ambiente che non crea loro confusione. Non si sentono abbandonati affettivamente. Percepiscono che il mondo ha un ordine e che ognuno ha il suo posto. Questo è per loro motivo di serenità, diventano più sensibili e capiscono che le esplosioni dell’animo sono inutili.

 

Spiritual

Let it be

Aprile 20, 2017

A volte spendiamo così tante energie per sopportare certe situazioni credendo di essere forti, quando invece la scelta più coraggiosa che possiamo fare e proprio quella di lasciarle andare. Molto spesso ciò che ci impedisce di compiere determinati gesti, è il vuoto emotivo  in cui ci troviamo, ma è proprio da lì che nuova luce può filtrare nella nostra vita.

E’ importante renderci conto quando finisce una fase della vita. Se restiamo troppo a lungo nella stessa, perdiamo la gioia e rischiamo che tutte le esperienze belle che abbiamo vissuto si tingano di grigio. Succede spesso nelle relazioni. Quando una relazione è ferita mortalmente, prolungarne la fine serve solo a tirare fuori il peggio da ognuna delle parti e si termina restando con un sapore amaro in bocca.

Pertanto, è importante imparare a chiudere i cerchi, o capitoli della nostra vita, che è la stessa cosa. Significa lasciare andare persone o esperienze che in un determinato momento avevano un senso, ma non lo hanno più. Significa voltare pagina e aprirsi a nuove esperienze e naturalmente, non è facile.

Perchè chiudere con il passato?

 

Il passato fa parte di noi, ha contribuito a renderci quello che siamo. Non possiamo semplicemente nasconderlo perché prima o poi tornerà. Pertanto, è essenziale imparare a sistemare le cose con il nostro passato. Solo quando assumiamo e accettiamo queste esperienze ci liberiamo dal loro peso e possiamo continuare il nostro cammino.

Sono migliaia le ragioni per cui ci aggrappiamo al passato, ma tra queste vi è sempre la paura dell’ignoto e la nostra tendenza a rimanere nella nostra zona di comfort. Anche se suona contraddittorio, ci fa più paura fare il passo successivo piuttosto che continuare a soffrire restando nel punto in cui ci troviamo.

Ma non possiamo vivere il presente tenendo un piede nel passato. Ciò che è è successo è successo, dobbiamo liberarci della sua influenza perché altrimenti non potremo crescere come individui.

Infatti, crescere non significa solo appropriarsi di nuove competenze, acquisire conoscenze e incontrare nuove persone, ma significa fondamentalmente troncare con il passato. Per conquistare alcune cose dobbiamo lasciarne andare altre. Questo significa che dobbiamo avere il coraggio di chiudere i cicli della nostra vita e lasciarci alle spalle le persone o le esperienze che, anche se in un determinato momento ci hanno dato molta felicità, ora rappresentano solo un ostacolo alla nostra crescita.

Cosa dovremmo lasciare andare?

 

  • Tutto quello che ci fa male e genera delle sofferenze inutili
  • Tutto quello che ci toglie felicità e ci fa morire un po’ ogni giorno, spegnendoci lentamente
  • Tutto quello che ci tiene legati al passato sulla base di false speranze
  • Tutto quello che è privo di significato nella nostra vita attuale e non si adatta alla nostra nuova visione del mondo
  • Tutte le persone che ci hanno lasciato e non vogliono che facciamo parte della loro vita
  • Tutti quei luoghi in cui non ci sentiamo più a nostro agio e dove andiamo solo per dovere o per abitudine
  • Tutte quelle abitudini, credenze e atteggiamenti che sono un ostacolo per la nuova fase della vita che stiamo per affrontare

Chiudere i cerchi della vita non significa mettere la parola fine, ma è piuttosto l’inizio di qualcosa di nuovo.

Quando è il momento di lasciare andare?

Quando avete troppe aspettative su di voi

Le aspettative  sono quelle che ci tagliano fuori dal flusso della vita, ci portano lontano dal momento presente e ci fanno dire: “sarò felice solo quando avrò una nuova relazione, un nuovo lavoro, una nuova casa, etc“. Senza aspettative non viviamo più schiacciati tra passato e futuro, siamo presenti. Solo così possiamo assaporare il qui e ora. Se la nostra mente è continuamente sballottata tra le ferite del passato e le apprensioni per il futuro, come possiamo goderci la magia del presente? Non rischiamo di diventare ciechi a ciò che di positivo ci succede? Come facciamo allora a vedere, sentire, percepire la bellezza dell’attimo corrente

Quando vi ostinate a volervi far amare

Non possiamo forzare nessuno ad amarci, ma possiamo essere una persona da amare. Non dobbiamo pregare nessuno di rimanere nella nostra vita quando vuole andarsene. L’amore é libertá, non dipendenza o forzatura. La fine di un amore non é la fine del mondo. Ogni persona che esce dalla nostra vita lo fa per una ragione, ma non lo fa mai senza prima averci insegnato la lezione. Lasciate che le cose accadono e si risolvano da sole.

Quando si è legati a un passato che ci tormenta

 

Il passato è passato e non può essere cambiato. Il segreto della libertá e della felicitá non sta nella vendetta, nel rancore verso chi ci ha fatto del male e ci ha fatto anche piangere, ma nel lasciare che le cose si sistemino da sole, naturalmente e nell’imparare dagli errori. Ció che conta di piú non é il primo capitolo, ma l’ultimo. Liberatevi dalle catene del passato, aprite il vostro cuore e la vostra mente a nuove esperienze!

Quando state sacrificando la vostra felicità

Una relazione dovrebbe essere una condivisione di amore, un dare e avere, non un prendere e basta. Se la persona accanto a voi non vi dà la serenità che cercate è meglio chiudere. Non elemosinate con chi non vi merita o non vi apprezza.. Non permettete che questo succeda, non sacrificate la vostra dignitá e la vostra felicitá solo per tenere qualcuno accanto a voi. Ripetete sempre…ogni giorno a voi stessi “IO SONO LA PERSONA PIU’ IMPORTANTE DELLA MIA VITA!

 

Voglio dedicarvi questo pensiero di Bil Keane affinchè sia motivo di riflessione “La vita non è una gara ma un viaggio da assaporarsi in ogni suo passo lungo il percorso. Ieri è storia, domani è mistero e oggi è un dono: è perciò che lo chiamiamo – il Presente”.

Fonte: http://psicoadvisor.com/imparare-a-lasciar-andare-cio-che-ci-danneggia-1121.html

Spiritual

Il potere di scegliere

Aprile 20, 2017

Molto spesso sottovalutiamo il nostro potere.

Questo articolo ti aiuterà a capire quanto tu possa influire sulla tua esistenza e a  trovare la tua strada.

Di frequente  pensiamo che i fatti abbiano il potere di influenzare la nostra vita invece non è così.  A volte non abbiamo il controllo sugli avvenimenti che viviamo  ma abbiamo sempre il controllo sulle nostre credenze e possiamo decidere come vederli,  quindi interpretarli.

L’interpretazione a sua volta è il primo passo verso una reazione e verso il concretizzarsi dei risultati.

Fai finta per un attimo di aver fatto un colloquio di lavoro e di essere scartato dal selezionatore.  A questo punto puoi rassegnarti e pensare di avere  fallito e che non sei fatto per quel mestiere,  ti sentirai inadeguato e incapace.  Se scegli di pensare così probabilmente non farai più altri colloqui e non realizzerai i tuoi desideri.

Decidi, allora  di pensare che quel colloquio che è andato male, ti serve per  migliorarti e  per poter riuscire nel colloquio successivo.

Come vedi i due modi diversi di affrontare la situazione sono in grado di far scattare dinamiche e comportamenti opposti.

Se tu pensi in modo positivo,  ti ributterai con entusiasmo nello studio cercando di migliorare ciò che è perfettibile per poterti poi proporre ad un altro datore di lavoro.

La prossima volta sarai più sicuro di te perché sai esattamente come non commettere determinati errori. L’ esperienza passata ti è servita da scuola.

In questo caso il rifiuto ti ha aperto la strada verso una rinnovata motivazione e ti ha permesso semplicemente di raggiungere con più leggerezza e facilità il tuo obiettivo.

Questo accade in ogni campo della vita.

Il segreto consiste infatti nel rendersi conto che tu hai un grande potere sul tuo presente e di conseguenza, su quello che sarà il tuo futuro.

Nulla  è precostituito,  le tue azioni determinano i tuoi risultati. Ti  basta cambiare anche una sola convinzione per ottenere ciò che desideri con più facilità.

La prima convinzione che vorrei che apprendessi è che rimandare non solo non serve a nulla ma è il primo modo per dire addio alla realizzazione dei tuoi sogni.

Se davvero vuoi iniziare a cambiare la tua vita devi assolutamente iniziare adesso a fare qualche cosa e smettere di rimandare anche se solo per 5 minuti quello che desideri fare.

Curioso come a volte basti  poco per modificare la nostra visione della vita, no?

Inizialmente ci vorrà del tempo, ma poi  imparerete come fare e vi verrà  naturale. Cambiare, crescere è naturale.

Cambiare significa arricchire la tua vita.  Arricchire la tua vita significa migliorarla.  Cambiare significa migliorare la tua vita.

Così facendo si cresce sempre più e si acquisisce sempre maggiore conoscenza e consapevolezza.

Ora, concentrati per un attimo su quello a cui  credi, ti stai rendendo conto che puoi da subito iniziare a stare meglio?

Rifletti su queste parole se vuoi e inizia a scegliere!

……………..

Fonte: http://www.leggeattrazione.org/il-potere-delle-tue-scelte/

Featured Spiritual

Simbologia della chiocciola

Aprile 12, 2017

La Chiocciola si muove lentamente, restando sempre aderente alla Terra. Per questo motivo essa rappresenta il procedere con gradualità ma sicurezza verso un obiettivo. La Chiocciola ci ricorda che a volte è meglio avere cautela e non dare nell’occhio se si vuole arrivare a destinazione.

L’elemento a cui essa è legata è l’elemento Terra, l’elemento della stabilità, della sicurezza e delle ricchezze nascoste nei visceri delle montagne. La Chiocciola è dunque anche un simbolo di prosperità, ricchezza e sicurezza materiale.
Questo significato è rafforzato dal fatto che essa porta sempre con sé il suo guscio, cioè la sua casa, per cui tutto ciò che le serve lo ha in sè. E’ anche ermafrodita per cui possiede sia gli organi genitali maschile che femminili.

Altrettanto importante del suo procedere è il suo stare ferma. La Chiocciola può ritirarsi nel suo guscio, anche per lunghi periodi, ad esempio in inverno, per poi riemergere in primavera. Questo ci insegna che a volte la migliore strategia è non fare nulla per un certo periodo. Ritirarci può servire a raccogliere nuove energie nell’attesa di un momento migliore per agire. Le “antenne” della Chiocciola, con in cima gli occhi, simboleggiano la consapevolezza, attenzione ai dettagli, circospezione, atteggiamento vigile.

La spirale nel suo guscio riflette la costante matematica universale espressa dalla serie numerica di Fibonacci e che troviamo in tantissime specie viventi (1+1=2; 1+2=3; 2+3=5; 3+5=8, ecc). In altre parole, la spirale si amplia secondo uno schema preciso che riflette queste proporzioni (3, 5, 8, ecc.).

La spirale simboleggia il mistero profondo della vita e l’unità di tutto ciò che esiste. La Chiocciola appare nel Nove di Denari, rafforzando l’idea di ricchezza della carta. In questa carta il simbolo della Chiocciola significa che per ottenere benessere materiale è necessario tempo. La ricchezza ottenuta in fretta viene spesso persa altrettanto in fretta. Al contrario, la ricchezza che si costruisce nel tempo è in armonia con le leggi universali e ha radici più profonde. Così come per avere un raccolto bisogna rispettare i tempi della semina e della maturazione, così nel processo di manifestazione della ricchezza bisogna aspettare che i tempi facciano maturare le azioni che abbiamo intrapreso (i semi) e che si abbia il raccolto al momento giusto.

Lavorando con lentezza, gradualità, costanza, un po’ alla volta è possibile costruirsi un benessere duraturo. Risparmiando con regolarità per un lungo arco di tempo è possibile raggiungere la stabilità economica.

Il segreto, che il simbolo della Chiocciola rappresenta, è il procedere piano piano, con costanza e senza ansie.

La Chiocciola appare nel Nove di Denari, rafforzando l’idea di ricchezza della carta.

In questa carta il simbolo della Chiocciola significa che per ottenere benessere materiale è necessario tempo. La ricchezza ottenuta in fretta viene spesso persa altrettanto in fretta. Al contrario, la ricchezza che si costruisce nel tempo è in armonia con le leggi universali e ha radici più profonde.

Così come per avere un raccolto bisogna rispettare i tempi della semina e della maturazione, così nel processo di manifestazione della ricchezza bisogna aspettare che i tempi facciano maturare le azioni che abbiamo intrapreso (i semi) e che si abbia il raccolto al momento giusto.

Lavorando con lentezza, gradualità, costanza, un po’ alla volta è possibile costruirsi un benessere duraturo. Risparmiando con regolarità per un lungo arco di tempo è possibile raggiungere la stabilità economica. Il segreto che il simbolo della Chiocciola rappresenta, è il procedere piano piano, con costanza e senza ansie.

La Chiocciola evoca il lento percorso spirituale, infatti il processo di iniziazione esige tempo e pazienza. L’iniziato, nel suo cammino deve muoversi con prudenza, con pazienza, economizzando le sue forze: tutte qualità che ritroviamo nella Chiocciola. Il guscio o conchiglia della Chiocciola rappresenta il contenente, il ricettacolo, per analogia la matrice, che esprime la fecondità, la gestazione. La forma a spirale della sua conchiglia esprime l’evoluzione ascensione, indicando il moto universale di aspirazione verso l’alto. Una credenza popolare vuole che la Chiocciola fosse un’indovina e conoscesse il futuro; come tale è l’incarnazione della saggezza della precognizione e dell’intelligenza intuitiva.

Grazie alle sue abitudini, il nascondere e uscire dal guscio (una specie di caverna) simboleggiano la resurrezione, quasi come la luna che aumenta e diminuisce. La forma a spirale delle lumache ha permesso di identificare le caratteristiche dinamiche e lo spazio della spirale e il labirinto. In alcune tribù degli indiani d’America gli dei del vento, venivano raffigurati come le lumache, perchè il vento, come i gasteropodi si può nascondere nella sua dimora. Nella cultura dei Maya e degli Aztechi la lumaca è associata alle divinità come il dio della Luna messicana Tekkistekatl.

La spirale in natura
La spirale è senza ombra di dubbio il simbolo più usato nella tradizione Celtica, nella quale troviamo spirali che ornano una miriade di artefatti antichi: nell’arte celtica simbolica, si possono intuire alcuni dei significati simbolici della forza emanata da questa forma geometrica a spirale. In termini di spiritualità, il simbolo della spirale rappresenta il percorso che conduce alla conoscenza del mondo e dell’esistenza (materialismo, la consapevolezza esterna, l’Ego, la percezione verso l’esterno di noi), il percorso che compie l’anima nella sua infinita evoluzione (illuminazione, essenza invisibile, il nirvana, la consapevolezza cosmica). I movimenti tra il mondo spirituale e quello materiale (immateriale e materiale, spirito e corpo, fisicità e impermanenza) vengono mappati dalla spirale tramite gli anelli concentrici connessi a spirale, che segnano l’evoluzioone del genere umano sia su scala individuale che collettiva. Inoltre, in termini di rinascita o di crescita, il simbolo della spirale può rappresentare la coscienza della natura a partire dal nucleo o centro che aumenta espandendosi verso il suo esterno.

Simbologia della Spirale
L’evoluzione e la crescita olistica.
Lasciar andare, la resa, il rilascio.
Consapevolezza all’interno del contesto dell’intero.
La connessione e l’unione con le energie cosmiche e la Divinità.
Le rivoluzioni del tempo, le stelle, i pianeti e la via del progresso naturale.
Penso proprio che gli antichi Celti volessero soprattutto indicare questa connessione con la parte divina del cosmo e l’animo umano, anche perché, a livello sottile, la spirale è un simbolo “femminile” così come la sfera, il cerchio e tutte quelle figure geometriche e non che possiedono linee rotondeggianti, poiché ribadiscono la presenza dell’Utero Divino che, come tale, genera ogni cosa.

Significati Simbolici Spirale
Concentrazione dinamica
Progresso
Direzione
Iniziazione
Centratura
Espansione
Consapevolezza
Collegamento
Cammino
Sviluppo

Provate a dipingere una spirale o più di una e vi accorgerete del suo immenso potere, mentre lo fate usate anche la volontà attiva chiedendo al potere della spirale di “parlare” alla vostra interiorità; sentitevi muovere al vostro interno, nella vostra parte spirituale, come foste una spirale, lasciatevi andare facendovi trasportare da quel movimento spiraliforme. Esattamente come nell’uso dei mandala da colorare, anche se questi hanno un potere nettamente minore rispetto alla parte meditativa attiva interiore, l’idea è quella di perdersi nella grandezza della creazione. Se camminate in un labirinto potete far partecipare tutto il vostro corpo al potere della spirale, così come fanno i Dervisci Rotanti la cui danza rappresenta il cosmo e la connessione con la divinità, che tramite la rotazione a spirale ed ego-centrica, riesce a far raggiungere l’estasi al danzatore che si unisce alla sua parte più interiore. Astrologicamente parlando la spirale descrive il continuo movimento del cosmo, come la scienza ha attestato, così come il movimento a spirale delle galassie.

“La mente umana fa sempre progressi , ma si tratta di un avanzamento a spirali.”
Madame de Stael

Fonti: www.leggere-i-tarocchi-per-crescere.com
www.mitiemisteri.it
www.simbolisignificato.it/

SIMBOLOGIA DELLA CHIOCCIOLA

Spiritual

Il potere del controllo dei pensieri “Fake until you become it”

Aprile 12, 2017

Comportiamoci come se tutto il bello che c’è ci abbracciasse, in modo tale che tutta questa bellezza ci raggiunga prima. Come se fossimo felici, cosicché anche le nostre emozioni se ne convincano. Dobbiamo credere ogni giorno, con fermezza e convinzione, che ci meritiamo quello che desideriamo; non si tratta di egoismo, anzi: è il primo passo verso la crescita personale.

Pensateci un attimo: se non vi convincete che potete e dovete uscire dalla depressione, da una relazione infelice, da un lavoro che non rispetta i vostri diritti, nessuno lo farà per voi. Il vero eroe che vi ha permesso ogni volta di uscire dai quei buchi neri della vita in cui vi siete ritrovati intrappolati siete voi, e di certo ci siete riusciti grazie ad una forza di volontà ferrea e ad una forma di pensiero con obiettivi chiari.

 

Se c’è una cosa ben nota, è che l’essere umano è un’entità complessa guidata e dominata dalle emozioni. Esse ci assalgono, ci guidano, ci ubriacano con la dopamina, con la serotonina, con l’ossitocina, e a volte sono queste a farci concentrare nel corso di quel naufragio chimico che ci fa annegare in stati di permanente tristezza e debolezza.

Ebbene, a volte è necessario divenire i direttori esecutivi del proprio cervello per prendere il controllo e guidarsi verso il cambiamento ed il benessere. A seguire vi spieghiamo come riuscirci.

Il “sequestro emotivo” ci impedisce di crescere

Superare la tendenza alla negatività propria del cervello promuovendo una neuro-plasticità positiva non è per nulla facile. Per prima cosa, perché molte persone hanno dato il ruolo di direttore esecutivo del cervello ad un autocritico-dipendente, qualcuno che insiste di continuo sulle stesse idee e sui medesimi atteggiamenti limitanti, come se si trattasse di un criceto che continua a girare sulla sua ruota-giocattolo.

Diversi esperti del comportamento umano chiamano questa tendenza “la logica del bambino”. Si tratta di momenti in cui ci lasciamo “sequestrare” dalle nostre emozioni negative fino ad arrivare ad un estremo di assoluta immaturità. Per comprendere meglio, riflettete su questo semplice esempio: immaginatevi di aver commesso un errore al lavoro e che il vostro sbaglio implichi anche un danno per terzi.

 

La vostra mente non smette di ripetervi “sei un idiota, non sei fatto per questo lavoro”; il cervello, a sua volta, intensifica questo stato ricordandovi errori passati e tutte le volte in cui vi hanno fatto sapere quanto eravate impacciati.

Le vostre emozioni sono state soggiogate dalla ruota del criceto e la sensazione negativa aumenta fino a bloccarvi, fino a ridurvi in uno stato di totale debolezza. Invece di dirvi “ho commesso uno sbaglio, ora ho imparato e domani andrà meglio”, avete scelto di darvi degli incapaci.

Questi tratti di negatività, così presenti in determinati momenti della nostra vita, sono guidati da processi specifici. Sono i nostri stati d’animo ad assumere il controllo totale.

 

Per trasformarci in veri direttori esecutivi del nostro cervello, bisogna prendere in mano le redini di tali processi mentali come se fossimo noi i leader, e non meri dipendenti che si lasciano sottomettere.

Comportatevi come se foste felici e lo sarete davvero

La neuroscienza ci dà la possibilità di capire perché a volte ci lasciamo trasportare così tanto dalle emozioni negative. Ad esempio, anche ad un’amigdala iperattiva piace metterci con le spalle al muro per mezzo della paura. Di fatto, secondo studi recenti svolti presso l’Università di Harvard, anche il cervelletto, legato alla nostra attività motoria, può essere connesso alla regolazione emotiva.

“Quando vi permettete ciò che vi meritate, attirate ciò di cui avete bisogno”.
Condividere

Come potete vedere, il cervello è un’entità in cui le emozioni hanno un certo potere e in cui i processi mentali spesso procedono sulla base di queste. Adottare un comportamento passivo, in questi casi, significa aumentare l’abbandono personale e l’incapacità di essere responsabili della propria felicità.

Ora vi diremo come favorire una neuroplasiticità positiva ed utile, che vi possa servire per raggiungere i vostri propositi.

Quattro domande per rafforzare il cervello

Pensare di essere felici per esserlo davvero. Si tratta di una fantasia? Di un’utopia presa in ballo da uno scontato libro di auto-aiuto? In realtà no: questa frase racchiude meccanismi profondi interiori su cui è bene riflettere attraverso quattro domande.

  • “Lo sono davvero?” . Ogni volta che vi date degli impacciati, dei falliti, che vi dite che non vi meritate di essere amati, che non siete capaci di raggiungere quel sogno, chiedetevi se tutto questo è vero. Per assumere un pieno controllo sui vostri pensieri, non c’è niente di meglio che dirvi “in questo momento mi sento maldestro, ma sono capace di superarmi e di essere chi merito”.
  • “Chi o cosa mi impedisce di raggiungere ciò che desidero?”. Quando formulate questa domanda, dovete essere assolutamente sinceri. La maggior parte delle volte siete voi gli unici responsabili a causa dei vostri atteggiamenti limitanti.
  • “Che tipo di emozione sento ora?”
  • “Tale emozione mi sta aiutando ad ottenere ciò che voglio?”

Queste ultime due domande sono legate tra loro. Se per tutto il giorno provate paura ed insicurezza, è chiaro che non riuscirete ad uscire dal buco nero in cui vi trovate. Tuttavia, se provate a convincervi che siete forti e capaci e che con pensieri più fermi vi meritate di ottenere quello che volete, un giorno dopo l’altro vedrete aprirsi sempre di più davanti ai vostri occhi la porta delle seconde opportunità.

Fonte: https://lamenteemeravigliosa.it/comportatevi-felici-sarete-davvero/

Mind Spiritual

Siamo energia, vibrazioni in continuo scambio

Aprile 11, 2017

Fra voi, il mondo che vi circonda e le persone con cui venite a contatto si determina un costante scambio di magnetismo. Ad esempio, incontrando qualcuno, potreste avere la sensazione che vi stia accadendo qualcosa; state percependo, infatti, la sua vibrazione. Perché gli altri possano trasmettervi il proprio magnetismo debbono essere vicini a voi. Quando stringete la mano a qualcuno, si crea una sorta di magnete che determina uno scambio di magnetismo. Se siete il più forte o il più positivo dei due trasmetterete all’altro le vostre vibrazioni; se invece siete il più debole assorbirete le sue. Ciò spiega perché alla gente piace, inconsciamente, stringere la mano a uomini e donne famosi.

Ogni azione, positiva o negativa che sia, crea delle vibrazioni in tutto l’etere. Quando vi trovate nel loro raggio di azione, le vibrazioni attraversano il vostro corpo come le onde radio.

Se vivete o avete contatti con qualcuno che si comporta male, sentirete la vibrazione magnetica delle sue azioni negative, qualsiasi cosa facciate per evitarla. I deboli dovrebbero fare di tutto per sfuggire la compagnia di chiunque abbia abitudini cattive. Soltanto chi è dotato di un forte potere mentale può avere a che fare con persone del genere e aiutarle a cambiare, senza subirne l’influenza negativa.

Questa è la legge. Se una persona è dedita all’alcool e la forza magnetica della sua abitudine è più potente della vostra volontà di non bere, non frequentatela. Se avete rapporti con persone che hanno abitudini negative, dovete essere certi che il vostro magnetismo positivo sia più potente del loro magnetismo negativo.

I sedicenti maestri e i cosiddetti riformatori che non si proteggono sviluppando prima un potente magnetismo spirituale, sono facili vittime delle vibrazioni negative di coloro che cercano di aiutare.

Quando stringo la mano a qualcuno, o comunque sto in compagnia di altre persone, trasmetto il mio magnetismo e, talvolta, se voglio, percepisco le loro vibrazioni. Ma quando non voglio, evito di sintonizzarmi con tali vibrazioni e rimango al di là del loro raggio di azione. Poiché ho sviluppato un forte magnetismo, la mia forza magnetica è più potente, e posso quindi escludere tutte le vibrazioni indesiderate.

Sono costantemente consapevole di questi misteri dell’esistenza. E gli esseri umani pensano di essere soltanto qualche chilogrammo di carne!

Paramahansa Yogananda

(Tratto da “Il Divino Romanzo”)

Letto su: Cammina nel sole

Lifestyle Spiritual

Impara a lasciare che le cose accadano

Aprile 7, 2017

 

Dobbiamo imparare a lasciarci andare, perché ogni cosa avviene a suo tempo. Non hai bisogno di ulteriori motivazioni. Non hai bisogno di essere ispirato ad agire. Non hai bisogno di leggere nessun’altra lista o post che ti ricordi che non stai facendo abbastanza. Ci comportiamo come se, leggendo abbastanza articoli e citazioni di Pinterest, improvvisamente un piccolo interruttore nel nostro cervello ci mettesse in moto. Ma, onestamente, ecco una cosa di cui nessuno parla mai in fatto di successo, motivazione, forza di volontà, obiettivi, produttività e tutte quelle parolone che negli ultimi tempi sono diventate popolari: sei come sei, fino a quando non lo sei più. Cambi quando vuoi cambiare.

Metti in pratica le tue idee nel momento migliore. È proprio così che succede. E ciò di cui ritengo tutti noi abbiamo bisogno, più di qualsiasi altra cosa, è questo: il permesso di essere in ogni momento quel che siamo. Non sei un robot. Non puoi semplicemente tirare fuori dal cilindro la motivazione quando non ce l’hai. Qualche volta attraversi un periodo particolare. Qualche volta la vita si è manifestata. Vita! Te ne ricordi? Certo, ti insegna delle cose e qualche volta ti fa percorrere la strada più difficile affinché tu possa apprendere le lezioni più importanti. Ma non puoi avere il controllo su tutto. Puoi svegliarti ogni giorno alle 5 del mattino fino a quando non sarai stanco ed esaurito, ma se le parole o il disegno o le idee non hanno intenzione di concretizzarsi, non lo faranno. Puoi iniziare ogni nuovo giorno con le migliori intenzioni, ma se non è il momento giusto, non è il momento giusto e basta.

Devi concederti il permesso di essere un essere umano.

Qualche volta il racconto non è pronto per essere scritto perché non hai ancora avuto l’ispirazione per il tuo personaggio principale. Qualche volta hai bisogno di due anni di esperienza in più prima di poter trasformare il tuo capolavoro in qualcosa che agli altri sembrerà reale, vero e concreto. Qualche volta non ti innamori perché qualsiasi cosa tu debba apprendere riguardo a te stesso può essere imparata solamente attraverso la solitudine. Qualche volta non hai ancora incontrato il collaboratore decisivo. Qualche volta la tristezza sembra avvolgerti perché, un giorno, diventerà la base sulla quale costruire la tua vita. Lo sappiamo tutti:

la nostra esperienza non potrà mai essere manipolata.

Eppure non ci comportiamo come se conoscessimo questa verità. Siamo così duramente impegnati nel tentare di manipolare e controllare le nostre vite da far diventare la creatività un gioco a cui è obbligatorio vincere, da cercare una scorciatoia per il successo perché gli altri l’hanno fatto, e da metabolizzare le emozioni e le incertezze come se queste fossero dei percorsi lineari. Non puoi governare il sistema della tua vita. Semplicemente non puoi. Non puoi riuscire a controllare ogni possibile esito o aspetto in modo da non cedere mai all’incertezza e all’imprevedibilità legate a qualcosa che esula dalla tua comprensione. È il fondamento della presenza: mostrarti come sei in questo momento, e fare in modo di accontentartene. Tuttavia non ci comportiamo in un modo che supporti questo stile di vita. Riempiamo ogni nostro minuto con strumenti per la produttività e leggiamo liste dei 30 motivi per cui è meglio escludere i naturali impulsi umani. Spesso ci dimentichiamo che siamo come siamo, finché non lo siamo più. Rimaniamo uguali fino a quando non cambiamo. Possiamo compiere piccoli passi in avanti adottando abitudini salutari e atteggiamenti di vita che incoraggino la crescita, ma non possiamo barare sulle tempistiche.

Il tempo è una cosa alla quale spesso dimentichiamo di rassegnarci.

Le cose appaiono oscure fino a quando non lo sono più. La maggior parte della nostra infelicità deriva dalla convinzione che le nostre vite dovrebbero essere diverse da ciò che sono. Crediamo di avere il controllo – e l’avversione e il disprezzo che proviamo per noi stessi scaturiscono dall’idea che dovremmo essere in grado di cambiare la situazione, che dovremmo essere più ricchi o più attraenti o migliori o più felici. Anche se l’autoresponsabilizzarsi permette di crescere personalmente, spesso può portare a questo scontento e amarezza che nessuno di noi ha bisogno di portare con sé. Dobbiamo impegnarci al massimo e poi concederci il permesso di lasciare che accada quel che accada – senza sentirci legati tanto direttamente e vulnerabilmente ai risultati. Le opportunità spesso non si presentano nei modi che ipotizziamo. Non hai bisogno di ulteriori motivazioni o ispirazioni per creare la vita che vuoi. Hai bisogno di provare meno vergogna per l’idea che non stai facendo del tuo meglio. Devi smettere di ascoltare persone che si trovano in circostanze e momenti della vita completamente diversi dai tuoi, e che ti dicono che semplicemente non stai facendo abbastanza o che non sei abbastanza.

Devi lasciare che il tempo faccia il suo dovere.

Devi considerare le barriere come delle lezioni. Devi comprendere che ciò hai ora potrà diventare ispirazione poi. Devi renderti conto che chiunque tu sia adesso diverrà la tua identità in futuro. Qualche volta non siamo ancora le persone che avremmo bisogno di essere per riuscire a contenere tutti i nostri desideri. Qualche volta dobbiamo lasciarci evolvere fino a quando non riusciremo a far emergere ciò che vogliamo. Diciamo che qualunque sia la cosa che desideri, la vuoi abbastanza. Così tanto da distruggerti per riuscire a ottenerla. Che ne dici di darti una calmata? Forse il problema non è la motivazione, ma semplicemente il fatto che continui a cercare di far rotolare un masso su per una montagna che più spingi e più diventa alta.

Dentro di noi c’è qualcosa di magico che lavora in modi che non riusciamo a comprendere.

E che non riusciamo a manipolare. Le liste non servono a niente. Non ne abbiamo il controllo. Dobbiamo semplicemente lasciare che le cose facciano il loro corso, fare un momentaneo passo indietro, smettere di maltrattarci sino ad annullarci, e lasciare invece che gli ingranaggi girino, perché lo faranno. Un giorno o l’altro, questo momento avrà un senso. Abbi fede in questo. Concediti il permesso di averne fede.

Fonte

 

Astrologia

Il ritorno dell’amore perduto – Venere retrograda congiunta con Chirone in Pesci

Aprile 4, 2017
 Aprile 2017 è un momento molto importante nel proseguimento del Cammino Evolutivo collettivo. Questa prosperosa e potente Primavera di Rinascita ci sta offrendo una forte accelerazione nell’elevare lo stato di coscienza attuale, perché ci sta mostrando la Via verso l’Unità interiore, quando spontaneamente si arriva a riconoscere che non esiste la polarità, la differenza ed il conflitto. Ciò potrebbe ovviamente significare per alcuni di noi l’intensificarsi di conflitti esterni (litigi), interni (disturbi fisici) o interiori (crisi esistenziale). E’ solo il palcoscenico della realtà che si attiva per renderci consapevoli dell’attuale stato in cui ci troviamo, mettendo in luce quali sono le dinamiche che vengono sollecitate per essere guarite.
Ad aprile 2017 avviene un aspetto planetario di congiunzione molto forte destinato a lasciare un’impronta indelebile nei nostri cuori, un aspetto che coinvolge il collettivo e che rappresenta la guarigione di qualunque dolore profondo la nostra Anima ha avuto in progetto di portare a guarigione durante la presente incarnazione. Il 03 aprile alle ore 00,26 UTC Venere retrograda entra nei Pesci e fino al 28 rimane in congiunzione con Chirone. E’ il Ritorno del Perduto Amore. E’ la guarigione della Grande Ferita di Madre Terra rispetto al conflitto che ha scatenato la Prima Guerra Mondiale, e tutte le anime che si sono sacrificate in quel momento. Vengono guarite le ferite di mancanza e separazione nate allora. E’ la Riappacificazione di ogni tipo di conflitto all’interno dei nuclei familiari, riportando senso di unità e perdono. Tutte le ferite nate da uno strappo, da uno choc, da un abbandono, trovano lo spazio per essere guarite. E’ un portale che si apre dentro cui la coscienza viene inondata di una vibrazione di luce tale per cui ciò che è fuori risonanza viene risintonizzato con la musica celeste interiore, così che tutto quel sistema umano possa essere quanto più perfettamente allineato con la sincronicità.
Troppo bello per essere vero? Non è una bacchetta magica questo aspetto planetario, ma apre i cuori ad un’opportunità, che ciascuno sarà più o meno libero di accogliere. La strada è aperta, sta ovviamente a noi varcare la soglia. Dal 05 marzo scorso Venere è entrata in retrogradazione in Ariete (vedi LINK per approfondimenti), portando in superficie una serie di disagi legati alla relazione, al nostro posto al suo interno, alle difficoltà di stare in relazione. Il 03 aprile il pianeta, retrocedendo, entra in Pesci (29°) ed incontra Chirone a 25°. Che cosa accade? Questa cometa simbolo del Maestro Saggio, ferito, ma in grado di guarirsi da sé grazie alla dedizione e alla cura che porta agli altri (guarisce se stesso prendendosi cura degli altri), si trova in Pesci dal 2012 e nel maggio 2018 entrerà in Ariete. Significatore di profonda trasformazione e portatore dei nostri talenti, esso ci ha traghettato in questa epoca attraverso il Processo di Risveglio alla vita spirituale, ha aperto la sensibilità alla sua vera funzione di antenna ricettiva, cambiando la percezione rispetto all’essere fragili. Il dono più grande che ci sta consegnando è la capacità di accettare la propria vulnerabilità, che viene vissuta come spazio di tenerezza per se stessi: ci vediamo bisognosi di protezione e cura, di amore, ma non ci consideriamo più così vittime da mendicarlo. Stiamo attivando modalità di vita in cui sviluppiamo il gusto di stare soli, selezioniamo le persone con cui stare attraverso il piacere. E se non c’è nessuno, apprezziamo il momento di solitarietà – leggi QUI per approfondimenti.
Ora Chirone si trova agli ultimi gradi dei Pesci e in questo ultimo anno di transito nel segno ci dona gli effetti del suo abbraccio con Venere retrograda. L’amore perduto lungo il cammino, perché dovevamo sperimentarlo anche attraverso la mancanza, ritorna. Nel superamento della dualità scopriamo che l’amore perdura comunque nel momento stesso in cui il nostro cuore si è aperto ad esso. Anche se il soggetto attivatore non è presente fisicamente, il cuore emana un eco potente di riverbero che chiama amore, ancora e ancora, continuamente, costantemente nel richiamo dell’esperienza della fusione profonda.
Così alcuni di noi vivranno il proprio sogno di trovare qualcuno, attirando nella quotidianità una parte di sé sotto forma di un’altra persona. Potrebbe essere qualcuno che torna da vite passate, da un passato di questa vita, oppure qualcuno finora sconosciuto che testimonia la nuova frequenza che abbiamo raggiunto. Rimanere aperti e liberi da aspettative lascia attivo lo sguardo che può captare i giusti segnali; alcuni sperimenteranno un incontro con se stessi, con un aspetto reietto, dimenticato totalmente, che risorgerà dal profondo e donerà a quel nativo una forza e una centratura mai provata prima. Tutti sentiranno uno stimolo immenso ad amare, a costruire un ponte verso ciò che è diverso per integrarlo. Esperienze di intere vite passate guariscono e vengono sciolte. E’ possibile che tutto questo avvenga in modo anche doloroso, perché ci sono ancora solide resistenze fatte di paura. E’ normale. Siamo umani, abbiamo un corpo emozionale delicato e necessitiamo di tanta cura. Non c’è nulla di sbagliato, fa solo parte della crescita. La cosa importante è rendersi conto del passaggio, diventare testimoni del processo quanto più possibile ed accompagnare se stessi lungo il percorso, in pieno ascolto ed osservazione.
Io personalmente gioisco di questo momento, lo attendevo da una vita intera, sono profondamente grata a me stessa per essere arrivata in questo qui e ora nell’attuale stato di coscienza in cui mi trovo.  So che questo mese rappresenterà un momento di immensa centratura ed attivazione. Ringrazio il Multiverso che vive in me e spero di riuscire a trasmettere quanto più possibile la gioia che provo dal Cuore.
Stefania Gyan Salila